Il settore della nautica italiana sta per concludere l’anno solare 2023 con un aumento del fatturato, continuando la tendenza positiva del 2022, in cui ha raggiunto i 7,33 miliardi di euro con un incremento del 20% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, le prospettive per l’anno nautico 2023-2024 (dall’1 settembre di quest’anno al 31 agosto del prossimo) indicano che solo la metà delle aziende del settore prevede un aumento dei ricavi.
Queste informazioni emergono dall’indagine previsionale sull’andamento del settore presentata da Confindustria nautica durante la sua assemblea generale a Roma. L’indagine è stata condotta su un campione di aziende associate.
L’analisi del bilancio preventivo per il 2023 evidenzia che “è assolutamente prevalente la crescita del fatturato rispetto al 2022, con indicatori che suggeriscono una chiusura decisamente positiva per l’industria nautica italiana nel suo complesso”. Nel dettaglio, il 78% delle aziende coinvolte prevede un miglioramento o una performance in linea con l’anno precedente.
Per quanto riguarda le prospettive sull’anno nautico 2023-2024, l’indagine riporta che “un’azienda su due nel comparto della produzione indica una crescita di fatturato”.
Lo studio sottolinea inoltre che, in linea con quanto emerso durante i saloni nautici autunnali, si conferma una differenziazione nell’andamento del fatturato tra la produzione di alta gamma, che continua a crescere con ritmi più moderati rispetto al biennio 2021-2022, e la piccola nautica, che prevede una contrazione del mercato, in gran parte attribuibile a fattori congiunturali come l’inflazione elevata e l’incremento dei tassi d’interesse.
Le aziende indicano l’inflazione elevata e l’incremento dei tassi d’interesse come due dei più significativi fattori esterni che influenzano le loro performance aziendali.
Durante l’assemblea, il presidente di Confindustria nautica, Saverio Cecchi, ha rivolto alcune richieste alle istituzioni, chiedendo al ministro delle Politiche del mare, Nello Musumeci, di includere un rappresentante dell’industria nautica nel panel degli esperti incaricati di aggiornare il Piano del mare. Il ministro ha risposto positivamente, affermando che saranno felici di invitare Confindustria nautica in modo fisso e permanente al prossimo tavolo degli esperti per l’aggiornamento del Piano del mare.